Le agevolazioni ed i vantaggi della Pensione integrativa
La pensione integrativa è il modo per completare l’ammontare della propria pensione attraverso versamenti che prevedono agevolazioni fiscali.
La pensione integrativa è rivolta a coloro che vuole sommare alla pensione pubblica un importo integrativo, garantendosi un avvenire sereno raggiunta l’età pensionabile.
Vediamo insieme come funziona la pensione integrativa e quali sono le agevolazioni ed i vantaggi che può dare.
Pensione integrativa come funziona
L’attivazione della pensiona integrativa avviene attraverso la sottoscrizione di una polizza vita plasmata sulle esigenze economiche e previdenziali dell’assicurato.
L’assicurato può scegliere:
- quanto versare per costruire la sua pensione complementare;
- decidere, se è un lavoratore dipendente, di aderire al piano versando le somme derivanti dal Trattamento di Fine Rapporto, quando versarlo e il profilo di investimento;
- si può modificare uno o tutti questi fattori a seconda del cambiamento delle tue esigenze.
I contributi che l’assicurato investe nel corso degli anni sono gestiti da esperti finanziari che in base alle linee di investimento possibili (2 comparti e 3 combinazioni predefinite di comparti) decidono come allocarli, calcolando i rischi e cercando di fargli avere il miglior rendimento possibile.
Raggiunta l’età del pensionamento, la pensione integrativa si trasformerà in rendita vitalizia: si tratta di una somma di denaro che l’assicurato riceverà per tutta la vita e che potrà essere ricevuta dagli eredi.
È possibile anche prelevare subito fino ad un massimo del 50% del capitale maturato, ricevendo la restante parte sotto forma di rendita. In alcuni casi, è possibile riscuotere anche l’intera prestazione sotto forma di capitale.
In alcuni casi previsti dalla legge, si può ottenere l’anticipo una parte del capitale accumulato.
Pensione integrativa le principali agevolazioni
La pensione integrativa prevede le seguenti agevolazioni:
- detrazione fiscale fino a 5.164,57 euro annui;
- possibilità di anticipazione della posizione maturata anche prima della scadenza nei casi di spese sanitarie, ristrutturazione/acquisto casa o altre esigenze;
- possibilità di riscatto prima del raggiungimento dell’età pensionabile in caso di inoccupazione e invalidità permanente (in caso di morte richiesta del riscatto dai beneficiari);
- possibilità di ritiro dell’intero capitale se compreso tra i 70.000 e gli 80.000 euro e metà in capitale e metà in rendita se superiore agli 80.000 euro al raggiungimento dell’età pensionabile;
- il capitale liquidato in caso di morte è esente dall’imposta di successione;
- le somme già accantonate non sono pignorabili né sequestrabili;
- TFR versato ha tassazione agevolata a scadenza pensione integrativa;
- nessun costo di adesione.
Pensione integrativa esempio pratico e a chi si rivolge
Per il calcolo della pensione integrativa facciamo un esempio pratico. Paolo, età 50 anni, 24.000 euro di reddito annuo lordo, 25 anni di anzianità accreditata, 2.000 euro di versamento individuale annuo. Con questi requisiti avrà una rendita mensile di 331 euro da aggiungersi alla pensione di anzianità con un risparmio fiscale di 540 euro annui.
La pensione integrativa si rivolge a lavoratori dipendenti (privati o pubblici), lavoratori autonomi e liberi professionisti, soggetti senza reddito fiscalmente a carico (anche minorenni), percettori di redditi diversi da lavoro (ad esempio immobili).
In generale, si rivolge a tutte le persone che vogliono aggiungere alla pensione di vecchiaia una quota supplementare che permette di mantenere un tenore di vita simile a quello posseduto durante la carriera professionale.