Chiesto il rinvio obbligo di assicurazione trattori agricoli
Il 9 febbraio 2024 è stato depositato un emendamento al Decreto Milleproroghe da Fratelli d’Italia per posticipare di sei mesi l’obbligo assicurativo per i trattori fermi e circolanti in aree private contro i danni a terzi.
L’obiettivo del Governo Meloni e del Ministero dell’Agricoltura è quello di sostenere il comparto agroalimentare e la sua competitività a livello nazionale ed europeo per un settore già in mobilitazione da qualche settimana contro le disposizioni italiane e comunitarie che lo riguardano con il rinvio dell’obbligo rispetto alla data dell’entrata in vigore del provvedimento.
Naturalmente, la richiesta di rinvio dell’obbligo di assicurare questi mezzi non riguarda i trattori utilizzati sulle strade pubbliche che devono stipulare la polizza di responsabilità civile per poter circolare, come previsto dal Codice della Strada.
Vediamo insieme come funziona l’assicurazione trattori fermi e quella per i mezzi agricoli circolanti su strada pubblica.
Obbligo assicurazione trattori agricoli fermi: come funziona
Il nuovo obbligo di assicurazione dei trattori parcheggiati o circolanti nelle aree private è frutto del recepimento della direttiva europea 2118 del 2021, grazie al d.lgs n.184 dello scorso 23 dicembre.
L’obbligo di assicurare la generalità dei veicoli a motore, compresi quelli custoditi in aree private non aperte al pubblico, riguarda anche quelli utilizzati per la lavorazione sui fondi rustici.
La responsabilità civile per i veicoli a motore, trattori e macchinari agricoli è obbligatoria se posseggono una velocità massima progettuale superiore a 25 km orari o un peso netto massimo superiore a 25 kg e una velocità massima progettuale superiore a 14 km orari.
L’obbligatorietà relativa alla assicurazione RCA non riguarda solo i mezzi utilizzati in agricoltura con le caratteristiche appena citate ma anche i loro rimorchi, indipendentemente dal fatto che siano collegati ai macchinari dotati di rimorchio o non lo siano.
Per gli imprenditori e gli operatori del settore agricolo prima di sottoscrivere la propria assicurazione trattori è necessario valutare le garanzie offerte, il costo del premio ed i massimali offerti al momento della stipula.
L’assicurazione di responsabilità civile delle macchine agricole
Indipendentemente dal decreto legislativo n 118/2023, un’assicurazione per la responsabilità civile è obbligatoria stipularla per i veicoli agricoli utilizzati per la circolazione su strade di uso pubblico.
Infatti, i veicoli a motore senza guida su rotaie possono essere posti in circolazione su strada a uso pubblico o su aree equiparate solo se coperte da una assicurazione di responsabilità civile obbligatoria secondo quanto previsto dall’articolo 122 del Codice delle Assicurazioni come gli altri mezzi a motore.
Tale disposizione è necessaria per garantire la sicurezza del conducente e del mezzo in caso di danni causati a persone o a cose in caso di circolazione su strada. I trattori devono essere dotati di polizza RC conforme alla funzione abituale del veicolo ed alla quale non viene applicato il meccanismo bonus malus e le sue franchigie.
Solitamente, il costo per tale assicurazione è compreso tra i 100 e i 150 euro in quanto non usa il sistema della classe di merito ma è a tariffa fissa che tutela dai danni provocati a terzi può aumentare in base alla zona in cui il trattore opera ed all’ uso del veicolo e se si aggiungono le coperture a garanzia del conducente, se il trattore viene utilizzato per conto terzi e le merci trasportate per avere una polizza completa.
Inoltre, la copertura assicurativa dipende dalle caratteristiche del mezzo agricolo e non copre chi guida la macchina agricola senza la patente adeguata o non autorizzati, se essa è a noleggio (serve una garanzia aggiuntiva a quella RCA), ed i danni intenzionali.
Infine, per avere una protezione più completa, se si è un imprenditore si può pensare di sottoscrivere una assicurazione agricola per avere copertura assicurativa che tuteli tutte le attività relative a questo settore.